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Licenziare un dipendente o interrompere un contratto commerciale in Francia: ciò che ogni azienda italiana dovrebbe sapere


Espandersi in Francia è un’opportunità strategica per molte aziende italiane. Ma attenzione: il diritto del lavoro e il diritto commerciale francesi presentano differenze sostanziali rispetto alla normativa italiana.

Non conoscere queste regole può portare a errori costosi, controversie legali e danni reputazionali.


1. Il licenziamento in Francia: un percorso obbligato, non una decisione unilaterale

In Italia, molte imprese sono abituate a licenziare con una comunicazione scritta e sintetica.
In Francia, la procedura è molto più formale e codificata:

Convocazione obbligatoria a un colloquio preliminare (“entretien préalable”) con preavviso minimo di 5 giorni lavorativi.
Lettera motivata di licenziamento, inviata solo dopo un tempo minimo di riflessione (2 giorni dopo il colloquio).
Motivazione precisa e verificabile: non basta dire “insufficienza professionale” o “perdita di fiducia”.

➡️ Sanzione tipica in caso di vizio procedurale: da 1 a 6 mesi di stipendio (anche per licenziamenti giustificati nel merito).


2. Il contratto a tempo determinato (CDD): solo in casi limitati

Un’altra trappola comune per le aziende italiane: usare il contratto a termine come in Italia.
⚠️ In Francia, il CDD è possibile solo per motivi specifici previsti dalla legge (es. sostituzione, picco temporaneo di attività).

? Durata massima: 18 mesi, salvo eccezioni
? Numero massimo di rinnovi: 2
? Obbligo di motivazione nel contratto

Un CDD non conforme può essere trasformato in CDI automatico, con effetto retroattivo e sanzioni annesse.


3. Rupture brutale di rapporti commerciali: rischio reale

Molti fornitori o partner italiani pensano che si possa interrompere una collaborazione commerciale con un semplice preavviso informale.

In Francia, la legge tutela la “relazione commerciale stabile” e punisce l’interruzione improvvisa e non giustificata:

? Anche senza contratto scritto, una relazione regolare può essere protetta.
? La giurisprudenza francese prevede risarcimenti elevati in caso di preavviso insufficiente (anche 1 mese per ogni anno di collaborazione!).


4. Come prevenire i rischi?

✔️ Audit preventivo dei contratti in uso (lavoro e commerciali)
✔️ Redazione a norma francese, anche se il contratto è bilingue
✔️ Consulenza in fase di assunzione / recesso / riorganizzazione
✔️ Supporto in caso di precontenzioso

Un piccolo investimento iniziale può evitare danni legali ed economici importanti.


5. Conclusione: il diritto francese è diverso, ma prevedibile

Non si tratta di un sistema più rigido o più permissivo rispetto a quello italiano.
È semplicemente diverso: con logiche, obblighi e prassi che vanno conosciute.

? Se hai dubbi o stai pianificando un’espansione in Francia, contattami per un confronto riservato.
Meglio prevenire che curare.
Meglio un contratto chiaro oggi che un contenzioso domani.

Avvocato Aurora Visentin

Avvocato italiano in Francia specializzata in diritto del lavoro. Svolgo la mia attività a Parigi e a Milano. Attraverso il mio studio legale italo-francese assisto le società italiane che hanno interessi commerciali in Francia e le società Francesi che operano nel mercato italiano.

Avvocato Aurora Visentin