LA TRANSAZIONE IN FRANCIA
La transazione accompagna principalmente il licenziamento, le dimissioni, la risoluzione contrattuale e il pensionamento.
Forma della transazione
La transazione deve essere redatta in forma scritta e in questo documento il datore di lavoro e il lavoratore pongono fine a una controversia che nasce o nascerà dalla risoluzione del contratto di lavoro. È consigliabile redigere almeno una copia per ciascuna parte. La sua conclusione consente, inoltre, di porre fine alle pressioni derivanti dal conflitto attuale o futuro tra lavoratore e datore di lavoro.
È bene ricordare, infatti, che la transazione non è un metodo di risoluzione del contratto di lavoro, ma una soluzione definitiva della controversia che nasce o che nascerà dalla risoluzione del contratto di lavoro.
LE REGOLE DI FORMA CHE UNA TRANSAZIONE DEVE RISPETTARE:
La transazione non può avvenire prima del ricevimento della lettera di licenziamento o di dimissioni e prima della scadenza del periodo di 15 giorni a disposizione dell’amministrazione per approvare una risoluzione convenzionale. La data della firma deve essere successiva a questi termini, ai quali va aggiunto un periodo di tempo ragionevole per le discussioni amichevoli tra le parti.
La lettera di licenziamento deve, quindi, essere inviata per raccomandata ed è consigliabile fare lo stesso per la lettera di dimissioni, in modo da avere una data certa per la firma della seguente transazione.
REGOLE SOSTANZIALI CHE LA TRANSAZIONE DEVE RISPETTARE:
L’azienda ed il dipendente devono avere ciascuno elementi di contestazione che possano portare a una pronuncia a loro favore. Devono accettare di fare concessioni reciproche per cui la transazione possa definitivamente e irrevocabilmente porre fine alla controversia fra i due. Ad esempio, transazione può prevedere che l’azienda paghi al dipendente un risarcimento danni oltre all’indennità di licenziamento legale o convenzionale, se il dipendente abbandona l’intenzione di avviare un procedimento presso le Conseil de Prud’hommes. Un altro esempio può essere il datore di lavoro di lavoro che può rinunciare a invocare la colpa grave e impegnarsi a pagare al dipendente le indennità sostitutive del preavviso, il congedo retribuito, l’indennità di licenziamento legale o convenzionale, in cambio del quale il dipendente rinuncerà ad avviare un procedimento presso il Tribunale del lavoro.
IMPORTO DELL’INDENNITA’ PREVISTA DALLA TRANSAZIONE:
Tale importo viene stabilito liberamente tra le parti. Si può decidere di includere l’indennità di licenziamento legale o convenzionale.
INDENNITA’ DI DISOCCUPAZIONE e TRANSAZIONE:
L’importo versato nella transazione non viene preso in considerazione per il calcolo dell’indennità di disoccupazione. D’altra parte, le somme extra-legali comportano l’applicazione di giorni di aspettativa specifici con un limite di 180 giorni, oltre al periodo di aspettativa fisso di 7 giorni e a quello per le ferie retribuite. Il periodo di aspettativa rimane, invece, limitato a 75 giorni in caso di licenziamento per motivi economici. Questo periodo di aspettativa specifico si ottiene dividendo l’importo dell’indennità di transazione per il salario giornaliero di riferimento.
CONTRIBUTI FISCALI e TRANSAZIONE:
L’indennità di transazione non è imponibile nel limite del più alto dei 3 importi seguenti:
- L’indennità legale o convenzionale;
- Il doppio della retribuzione lorda versata al dipendente nei 12 mesi precedenti la cessazione del rapporto di lavoro
- Fino a un limite di 6 PASS, ossia di 246 816 euro nel 2022;
- 50% dell’indennità, fino a 6 PASS, ossia 246 816 euro nel 2022.
CONTRIBUTI PREVIDENZIALI e INDENNITA’ VERSATA NEL QUADRO DI UNA TRANSAZIONE:
L’indennità di transazione a cui si aggiunge l’indennità di licenziamento legale o convenzionale, o l’indennità specifica per la cessazione del contratto è esente da contributi sociali fino a un limite di 82.272 euro per il 2022. Quando l’indennità supera 10 volte il PASS (cioè 411.360 euro nel 2022), è soggetto a contributi previdenziali a partire dal primo euro.
CSG-CRDS E INDENNITA’ DI TRANSAZIONE
Gli importi superiori all’indennità di licenziamento legale o convenzionale sono soggetti al CSG-CRDS, ovvero, rispettivamente, al contributo sociale generale (CSG) e al contributo al rimborso del debito sociale (GRDS), secondo un’aliquota del 9,7%
Avv. Aurora Visentin & Giada Ricci
Avvocato a Parigi specializzata in diritto del lavoro