Skip to main content

 Relazioni economiche fra Italia e Francia nel 2024: un approfondimento sulla cooperazione bilaterale

Le relazioni economiche tra Italia e Francia nel 2024 rappresentano una delle partnership più dinamiche e strategiche all’interno dell’Unione Europea. Sulla base del rapporto 2024 del Ministère dell’Economie francese, i rapporti economici tra i due paesi si sono consolidati negli ultimi anni, grazie anche alla firma del Trattato del Quirinale nel 2021, che ha segnato un’importante svolta per rafforzare la cooperazione bilaterale.

Il Trattato del Quirinale: Fondamento della Cooperazione Rafforzata

Il Trattato del Quirinale è stato firmato a Roma nel novembre 2021 e rappresenta il quadro normativo che ha permesso di intensificare le relazioni tra Italia e Francia. Tra i suoi obiettivi principali vi è la creazione di un forum di consultazioni ministeriali su tematiche economiche e industriali. Le prime consultazioni formali si sono svolte nel marzo 2023, coinvolgendo rappresentanti di alto livello di entrambi i paesi, con l’obiettivo di promuovere nuove azioni comuni e rafforzare le catene di valore strategico. In particolare, Italia e Francia hanno confermato la loro partecipazione congiunta agli IPCEI (Importanti Progetti di Interesse Comune Europeo), che riguardano settori chiave come microelettronica, batterie, idrogeno, cloud e salute. Questo impegno reciproco non solo stimola lo sviluppo economico, ma posiziona i due paesi al centro delle politiche di innovazione dell’Unione Europea.

Un risultato tangibile di questo accordo è stato ribadito nel 6° Forum economico Medef-Confindustria del giugno 2024, durante il quale i rappresentanti delle principali associazioni imprenditoriali italiane e francesi hanno dichiarato l’intenzione di rafforzare ulteriormente la collaborazione economica. Tra gli aspetti principali discussi vi è stata la richiesta di una politica industriale europea più forte e competitiva, in grado di affrontare le sfide globali.

Il Commercio Bilaterale

Il commercio tra Italia e Francia, secondo il rapporto 2024 del Ministero dell’economia francese,  ha raggiunto 127 miliardi di euro.

Le esportazioni italiane verso la Francia rappresentano il 10,3% del totale delle esportazioni del paese, mentre la Francia è il terzo fornitore per l’Italia, con un 8,7% delle esportazioni francesi destinate al mercato italiano. Questo solido rapporto commerciale è rafforzato da una vasta gamma di settori industriali, tra cui automotive, prodotti chimici, agroalimentare e macchinari industriali.

 

Gli Investimenti Incrociati: Motore della Crescita Bilaterale

Gli investimenti reciproci tra Italia e Francia sono in costante crescita, contribuendo in modo significativo alla creazione di posti di lavoro e al rafforzamento delle relazioni economiche tra i due paesi. La Francia si conferma come il primo investitore estero in Italia, con un volume di investimenti diretti esteri (IDE) che ammonta a 92 miliardi di euro. Le aziende francesi operanti in Italia sono quasi 2.300, con un impatto significativo sull’occupazione locale: oltre 307.000 persone lavorano in queste filiali, principalmente nelle regioni di Lombardia, Piemonte e Lazio.

Dall’altro lato, l’Italia ha aumentato notevolmente i suoi investimenti in Francia negli ultimi anni, con un volume di 53 miliardi di euro nel 2022. Le aziende italiane in Francia sono oltre 2.000 e generano circa 90.000 posti di lavoro, concentrati in settori come l’automotive, l’agroalimentare e le infrastrutture. In particolare, l’automotive è uno dei settori più rilevanti per gli investimenti italiani in Francia, con grandi aziende come Trenitalia e Iveco che guidano importanti progetti di espansione. Un esempio emblematico è la linea ferroviaria ad alta velocità Parigi-Lione-Milano, che ha raggiunto i 2 milioni di passeggeri entro la fine del 2023, consolidando il successo di questo collegamento nonostante le interruzioni causate dalla frana nella valle della Maurienne.

diritto francese

relazioni economiche

Innovazione e Startup: Un Ecosistema in Crescita

Uno dei settori più promettenti nel contesto della cooperazione Italia-Francia è quello delle startup e dell’innovazione tecnologica. La Francia vanta un ecosistema molto avanzato, con 25.000 startup attive che impiegano oltre 1,1 milioni di persone e che, nel 2023, hanno raccolto 8,3 miliardi di euro, posizionandosi al primo posto nell’Unione Europea per investimenti in nuove imprese tecnologiche. Tra i settori più promettenti figurano biotech, greentech, fintech, agritech e fashiontech.

In Italia, l’ecosistema delle startup sta crescendo rapidamente, con circa 14.000 nuove imprese e 78.000 posti di lavoro generati.  La Lombardia si conferma come la regione più dinamica per le startup italiane, seguita dal Piemonte. La partecipazione a eventi come il Grand Prix dell’Innovazione, organizzato dalla Camera di Commercio Franco-Italiana, ha rafforzato la cooperazione tra le startup dei due paesi, con un focus sull’innovazione sostenibile.

Il Turismo: Un Pilastro dell’Economia Bilaterale

Il turismo è da sempre uno degli elementi cardine delle relazioni economiche tra Italia e Francia. Nel 2023, 7,7 milioni di italiani hanno visitato la Francia, spendendo complessivamente 4 miliardi di euro, mentre 7,1 milioni di turisti francesi hanno scelto l’Italia come destinazione, con una spesa di 4,1 miliardi di euro. Il patrimonio culturale e storico di entrambi i paesi, insieme a eventi artistici, culturali e sportivi internazionali, continua ad attrarre milioni di visitatori ogni anno.

Questo settore rappresenta una leva economica cruciale, contribuendo al 7,7% del PIL italiano e al 10,8% del PIL francese. Il flusso turistico tra i due paesi ha raggiunto livelli record nel 2023 e si prevede che questa tendenza continuerà anche nel 2024, con una crescita stimata del 5%. I prossimi anni saranno caratterizzati da grandi eventi che avranno un impatto significativo sul turismo, come il Giubileo del 2025 a Roma, che attirerà 30 milioni di visitatori, e le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina del 2026.

Prospettive Future: Opportunità e Sfide

Le prospettive per i rapporti economici tra Italia e Francia sono decisamente positive. L’intensificazione della collaborazione industriale e tecnologica, unita ai grandi eventi internazionali previsti nei prossimi anni, offrirà nuove opportunità di crescita. Il Giubileo del 2025 e le Olimpiadi Invernali del 2026 sono destinati a generare miliardi di euro di fatturato, creare migliaia di posti di lavoro e rafforzare ulteriormente i legami economici e culturali tra i due paesi.

L’impegno condiviso verso una maggiore sostenibilità e l’innovazione tecnologica giocherà un ruolo chiave nel mantenere Italia e Francia come protagoniste dell’economia europea e globale nei prossimi anni.

Esempi importanti di collaborazioni economiche tra Francia ed Italia:

CHIESI
Nel 2024, Chiesi prevede un investimento supplementare di 10 milioni di euro e la creazione di 100 nuovi posti di lavoro nel suo stabilimento di La Chaussée Saint-Victor, situato nella regione Centre-Val-de-Loire. Questo sito è riconosciuto come centro di eccellenza per la produzione di farmaci per le malattie respiratorie.

IVECO GROUP
Iveco Group ha in programma di investire oltre 112 milioni di euro nel 2024 per potenziare la capacità produttiva di autobus elettrici e a idrogeno presso gli impianti di Annonay (Auvergne-Rhône-Alpes) e Rorthais (Nouvelle-Aquitaine). Gli investimenti mirano a migliorare l’efficienza della catena di produzione per soddisfare la crescente domanda di mobilità sostenibile in Europa. Inoltre, verranno destinati fondi allo stabilimento di Bourbon-Lancy (Bourgogne-Franche-Comté), per lo sviluppo di un nuovo motore multicarburante.

LEONARDO
ATR, leader mondiale nell’aviazione regionale, sta pianificando l’assunzione di 150 nuovi lavoratori nel 2024. Queste nuove risorse saranno impiegate per portare avanti lo sviluppo del progetto di aereo ibrido-elettrico ATR EVO, con l’obiettivo di farlo entrare in servizio entro il 2030. ATR è una joint venture paritaria tra Airbus e Leonardo.

RIVA
Il gruppo Riva, tra i principali riciclatori di acciaio in Francia, investirà 30 milioni di euro nel 2024 per decarbonizzare i suoi impianti di Neuves-Maisons e Gargenville. Il piano prevede l’installazione di tecnologie a induzione per ridurre l’uso di gas naturale nei processi di laminazione. Inoltre, l’azienda prevede di creare 100 nuovi posti di lavoro nei suoi siti francesi.

ZAMBON
Zambon, operante nel settore chimico e farmaceutico, prevede di continuare ad investire nel proprio sito di Avrillé tra il 2024 e il 2028, con un piano di investimento di 86 milioni di euro. Questo progetto punta ad ampliare la capacità produttiva e a modernizzare le strutture esistenti, con la costruzione di nuovi edifici e laboratori. Si stima la creazione di circa 90 nuovi posti di lavoro.

MARCEGAGLIA STEEL
Nel maggio 2024, il Gruppo Marcegaglia ha acquisito il sito di Fos-sur-Mer, precedentemente gestito da Ascometal, con l’impegno di preservare i 250 posti di lavoro esistenti. Il gruppo prevede un progetto di trasformazione industriale del valore di circa 600 milioni di euro, che porterà ad un incremento della produzione e ad un’implementazione di metodi più sostenibili. Si stima che, a regime, il sito coprirà circa il 30% del fabbisogno di acciaio del gruppo.

 

 

 

 

Avvocato Aurora Visentin

Avvocato italiano in Francia specializzata in diritto del lavoro. Svolgo la mia attività a Parigi e a Milano. Attraverso il mio studio legale italo-francese assisto le società italiane che hanno interessi commerciali in Francia e le società Francesi che operano nel mercato italiano.

Avvocato Aurora Visentin