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La Corte di Cassazione riconosce il mobbing istituzionale: implicazioni giuridiche e analisi del caso

Una recente sentenza della Corte di Cassazione francese del 25 gennaio 2025 ha introdotto un importante sviluppo giurisprudenziale in materia di tutela dei lavoratori, riconoscendo il concetto di mobbing istituzionale. Questa decisione, che segna una svolta nella giurisprudenza sul mobbing, stabilisce che un’organizzazione del lavoro particolarmente oppressiva e dannosa per la salute mentale e fisica dei dipendenti possa costituire una forma di molestia morale sanzionabile penalmente.

Il quadro normativo di riferimento

Il mobbing è disciplinato dall’articolo 222-33-2 del Codice Penale francese, che prevede sanzioni per “atti ripetuti aventi lo scopo o l’effetto di degradare le condizioni di lavoro di una persona, ledendone i diritti, la dignità, alterando la sua salute fisica o mentale o compromettendone l’avvenire professionale”. La particolarità della sentenza in esame risiede nell’ampliamento dell’applicazione di questa norma a situazioni in cui la molestia non è perpetrata direttamente contro un singolo individuo, ma è il risultato di politiche aziendali che influiscono negativamente sull’insieme dei dipendenti.

Il caso France Télécom

Questa decisione si inserisce nel contesto del noto caso France Télécom, una vicenda giudiziaria emblematica che ha avuto risonanza internazionale. L’azienda, nel corso degli anni 2000, ha avviato un’importante ristrutturazione aziendale che ha portato a condizioni di lavoro particolarmente stressanti e opprimenti, contribuendo a una serie di suicidi tra i dipendenti. L’accusa ha sostenuto che la direzione della società avesse deliberatamente creato un ambiente lavorativo tale da costringere i dipendenti a lasciare volontariamente il loro posto, in un clima di sofferenza psicologica diffusa.

In una sentenza storica, la Corte d’Appello di Parigi aveva già riconosciuto la responsabilità penale dei dirigenti della società per mobbing  collettivo. La Corte di Cassazione ha confermato questa impostazione, stabilendo che il mobbing  istituzionale è un reato autonomo, non richiedendo che le molestie siano necessariamente rivolte a una vittima determinata.

Implicazioni giuridiche

La decisione della Corte di Cassazione ha importanti implicazioni per il diritto del lavoro e il diritto penale, tra cui:

  1. Ampliamento del concetto di mobbing: la sentenza stabilisce che le molestie non devono essere individualizzate per essere perseguibili penalmente, ma possono derivare da pratiche organizzative dannose.
  2. Responsabilità direzionale: i dirigenti e i responsabili aziendali possono essere ritenuti penalmente responsabili per le condizioni di lavoro da loro imposte, anche in assenza di atti direttamente rivolti a singoli lavoratori.
  3. Maggiori tutele per i lavoratori: questa interpretazione giurisprudenziale rafforza la protezione dei lavoratori, incentivando le aziende a implementare politiche più attente al benessere psicofisico dei dipendenti.
  4. Precedente per future cause: la sentenza potrebbe aprire la strada a nuove azioni legali contro imprese che adottano modelli di gestione deleteri per i lavoratori, con un impatto significativo sulla compliance aziendale.

Conclusioni

La sentenza della Corte di Cassazione francese costituisce un passo significativo nella tutela dei diritti dei lavoratori, sancendo il principio che una gestione aziendale opprimente può configurarsi come mobbing  istituzionale. Questo pronunciamento invita le aziende a rivedere le proprie strategie organizzative, al fine di prevenire pratiche lavorative dannose che potrebbero esporre i dirigenti a conseguenze legali rilevanti.

In un contesto in cui il benessere sul luogo di lavoro assume un’importanza crescente, questa decisione rappresenta un riferimento giuridico fondamentale per la giurisprudenza futura in materia di tutela dei lavoratori.

Avvocato Aurora Visentin

Avvocato italiano in Francia specializzata in diritto del lavoro. Svolgo la mia attività a Parigi e a Milano. Attraverso il mio studio legale italo-francese assisto le società italiane che hanno interessi commerciali in Francia e le società Francesi che operano nel mercato italiano.

Avvocato Aurora Visentin