IL CONTO DI FORMAZIONE PERSONALE (CPF) IN FRANCIA
Il conto di formazione personale (le compte personnel de formation CPF) consente a qualsiasi persona attiva, dal momento in cui entra nel mercato del lavoro fino alla data in cui rivendica tutti i suoi diritti di pensionamento, di acquisire diritti di formazione che possono essere utilizzati per tutta la vita lavorativa. L’obiettivo del Conto di formazione professionale è quindi quello di contribuire, su iniziativa del singolo, a mantenere l’occupabilità e a garantire un percorso professionale.
A chi è rivolto il CPF, conto di formazione professionale in Francia ?
Il CPF, conto di formazione personale è rivolto a:
- Tutte le persone di età pari o superiore ai 16 anni
- In deroga, ai giovani di 15 anni che hanno sottoscritto un contratto di apprendistato
- Il conto di formazione personale si conclude alla data in cui il titolare fa valere i propri diritti pensionistici, ad eccezione delle attività di volontariato svolte dal lavoratore.
A partire dall’età di 65 anni, il conto di formazione personale viene chiuso automaticamente per i dipendenti che hanno liquidato i propri diritti pensionistici e non hanno ripreso un’attività lavorativa retribuita.
Se, dopo questa età, il pensionato desidera riprendere un’attività professionale, il pensionato attivo può chiedere la riapertura del proprio conto di formazione professionale.
Come consultare il proprio CPF, conto personale di formazione?
Ogni persona dispone, sul sito web ufficiale governativo, di uno spazio personale protetto che gli permetta di registrarsi sul proprio CPF, Conto di Formazione personale.
Il sito permette anche di:
- Accedere alle informazioni che lo riguardano (per esempio: il credito in euro registrato sul suo conto)
- Ottenere informazioni riguardo ai corsi di formazione ai quali può ricorrere nell’ambito del CPF, Conto di Formazione personale (corsi eleggibili al conto di formazione personale)
- Avere un primo livello di informazione rispetto al finanziamento della formazione
- Avere accesso ai servizi digitali relativi all’orientamento professionale, come il servizio gratuito del consulente per lo sviluppo della carriera (service gratuit du conseiller en évolution professionnelle CEP).
Come viene finanziato il CPF, Conto di Formazione personale e quanto viene accreditato?
Dal 1° gennaio 2019, ogni lavoratore, esclusi i dipendenti pubblici, ha un CPF, conto di formazione personale accreditato in euro e non più in ore.
- I dipendenti: dal 2020, i dipendenti che hanno lavorato per un periodo di tempo superiore o uguale alla metà dell’orario di lavoro legale o convenzionale per tutto l’anno 2019 hanno acquisito 500 euro all’anno per la formazione, con un tetto massimo di 5000 euro. Per i dipendenti con poche o nessuna qualifica che non hanno raggiunto un livello di formazione certificato con un diploma di livello 3 (CAP, BEP), l’importo annuale del credito CPF è aumentato a 800 euro, con un tetto massimo di 8000 euro.
- I dipendenti a tempo parziale: i dipendenti a tempo parziale, il cui orario di lavoro è compreso fra il 50% e il 100% del tempo pieno nell’arco di anno, beneficiano dello stesso grado di acquisizione dei diritti dei dipendenti a tempo pieno, al fine di rafforzare il loro accesso alla formazione e la loro occupabilità. Viene mantenuta una riduzione, invece, per i dipendenti che lavorano meno del 50% del tempo pieno.
- I lavoratori indipendenti: Il conto di formazione personale viene accreditato con 500 euro per ogni anno di lavoro, fino a un massimo di 5000 euro per le attività professionali svolte nel 2019. Per il 2018, il conto è stato accreditato con 360 euro (24 ore x 15 euro). Quando il lavoratore autonomo non ha svolto la sua attività per un anno intero, i suoi diritti di conto di formazione professionale sono calcolati proporzionalmente al tempo trascorso a svolgere l’attività durante l’anno. Per poter beneficiare di un contributo sul suo conto, il lavoratore autonomo deve essere in regola con il pagamento del contributo per la formazione professionale (CFP)
- Lavoratori a carattere stagionale: i lavoratori stagionali, ai sensi del terzo comma dell’articolo L.1242-2 del Codice del Lavoro, possono beneficiare, in virtù di un accordo o di una decisione unilaterale del datore di lavoro, di maggiori diritti sul loro conto di formazione personale.
- Persone in cerca di lavoro: I diritti di formazione acquisiti durante il periodo lavorativo sono legati alla persona attiva. Di conseguenza, la loro trasferibilità è garantita anche quando la persona cambia status da dipendente a persona in cerca di lavoro, indipendentemente dal fatto che sia o meno iscritta al Pôle emploi.
COME UTILIZZARE IL CPF, CONTO DI FORMAZIONE PERSONALE?
Il CPF, conto di Formazione Personale viene attivato dal titolare o dal suo rappresentante legale per consentirgli di seguire un corso di formazione di propria iniziativa. Il conto può essere attivato solo con il consenso esplicito del titolare o del suo rappresentante legale. Le disposizioni applicabili sono contenute negli articoli da L. 6323-33 a L. 6323-42 del Codice del Lavoro. I diritti acquisiti possono essere utilizzati solo con il consenso esplicito del titolare.
SITUAZIONE DEI DIPENDENTI
Per un dipendente, il rifiuto di utilizzare il proprio credito in euro registrato nel CPF, Conto di formazione personale non costituisce una colpa. Per quanto riguarda la necessità di ottenere il consenso del datore di lavoro, occorre distinguere due situazioni, tenendo presente che in tutti i casi la formazione deve essere scelta fra i corsi di formazione ammissibili:
- La formazione finanziata con il CPF, Conto di Formazione personale non è soggetta all’accordo del datore di lavoro quando è seguita, nella sua interezza, al di fuori dell’orario di lavoro
- Quando è eseguita , in tutto o in parte, durante l’orario di lavoro, il dipendente deve richiedere l’autorizzazione ad assentarsi al proprio datore di lavoro. La richiesta del dipendente deve essere presentata almeno 60 giorni prima dell’inizio di un corso di formazione durata inferiore a sei mesi e almeno 120 giorni prima per un corso di durata pari o superiore a sei mesi. Il datore di lavoro ha 30 giorni di calendario dal ricevimento della richiesta per comunicare al dipendente la sua risposta. Se il datore di lavoro non risponde entro questo termine, la richiesta si considera accettata.
Per sviluppare il conto di formazione personale, la legge sulla libertà di scelta del proprio futuro professionale introduce anche una logica di co-costruzione tra il datore di lavoro e il lavoratore:
- Un contratto collettivo aziendale o di gruppo o, in mancanza, un contratto settoriale può prevedere , a condizioni stabilite per decreto, modalità di finanziamento del conto di formazione personale più favorevoli, purché accompagnate da un finanziamento specifico L. 6323-11 al.4)
- Il datore di lavoro può anche integrare il conto del dipendente: le somme corrispondenti a questo contributo aggiuntivo sono poi versate alla Caisse des dépôts et consignations (CDC) alle condizioni stabilite per decreto (L. 6323-4, III)
- Quando il costo dei corsi di formazione è superiore all’importo dei diritti del dipendente o ai massimali di finanziamento, il datore di lavoro può, su richiesta del titolare, finanziare diritti supplementari per garantire il finanziamento di questa formazione (L6323-4, II)
- Un accordo aziendale o di gruppo può includere fra le azioni di formazione ammissibili al CPF quelle per le quali il datore di lavoro si impegna a finanziare tali integrazioni, alle condizioni definite da tale accordo (L.6323-11, par 5). IN questo caso, l’azienda può farsi carico di tutti i costi e può richiedere alla Caisse des dépôts et consignations il rimborso delle somme corrispondenti entro il limite dei diritti registrati sul Conto di formazione personale da ciascun dipendente
L’azienda deve assicurarsi che i dipendenti che potrebbero essere ricollocati abbiano dato il loro esplicito consenso alla mobilitazione del loro conto di formazione personale in conformità con le disposizioni dell’articolo L.6323-2 del Codice del lavoro. Si ricorda, ai sensi di questo articolo, che il rifiuto del titolare del conto di mobilitare il proprio conto non costituisce una colpa. L’azienda non può, quindi, imporre al proprio dipendente la mobilitazione dell’importo registrato sul Conto di Formazione personale e, in caso di rifiuto, deve finanziare integralmente l’azione formativa del/i dipendente/i interessato/i con propri fondi.
SITUAZIONE DI PERSONE ALLA RICERCA DI UN LAVORO
Tutte le persone in cerca di lavoro, se hanno mai lavorato, hanno un Conto di Formazione Personale e mantengono l’importo in euro precedentemente accumulato. Durante il periodo di inattività, tuttavia, il conto della persona in cerca di lavoro non viene alimentato.
Le persone in cerca di lavoro possono richiedere un finanziamento aggiuntivo che Pôle emploi può concedere (a determinate condizioni) per finanziare i costi rimanenti di un progetto di formazione nei casi in cui i diritti di formazione personale siano insufficienti e la formazione corrisponda al progetto professionale della persona in cerca di lavoro.
Se il contributo finanziario viene accettato dal Pôle emploi, l’iscrizione alla formazione viene automaticamente convalidata. La persona in cerca di lavoro può iniziare la formazione.
PER QUALI FORMAZIONI?
Sono ammissibili al CPF, Conto di Formazione Personale per tutte le persone che lavorano:
- Una certificazione professionale iscritta nel registro nazionale delle certificazioni nazionali (RNCP)
- Un attestato di convalida di un blocco di competenze che faccia parte di una certificazione professionale iscritta nel registro nazionale delle certificazioni nazionali (RNCP)
- Una certificazione o un accreditamento registrato nel repertorio specifico (RS), compresa la certificazione relativa al nucleo di conoscenze e di competenze professionali (CléA)
- Le azioni che consentono la validazione dell’esperienza acquisita (VAE) di cui al 3 punto dell’articolo L.6313-1
- La valutazione delle competenze
- Azioni di formazione fornite ai promotori o agli acquirenti delle imprese citate con l’obiettivo di realizzare il loro progetto di formazione o di acquisizione di un’impresa e di perpetuare l’attività dell’impresa.
- Preparazione all’esame teorico del Codice della Strada e all’esame pratico della patente di guida per veicoli leggeri (patente B) e per veicoli pesanti.
Gli attestati di qualificazione professionale non sono più ammissibili al Conto di Formazione Personale (CFP), se non sono altrimenti registrati nel registro nazionale delle certificazioni nazionali (RNCP).
Cosa fare se il numero di ore disponibili non ricopre il costo della formazione?
Quando il costo della formazione è superiore all’importo dei diritti sul conto, è possibile integrare i diritti esistenti per consentire la realizzazione del progetto di formazione. Queste integrazioni non vengono prese in considerazione nel calcolo dell’importo massimo a cui si ha diritto (5000 o 8000 euro).
Le integrazioni possono essere finanziate:
- Per i dipendenti:
- Per decisione del datore di lavoro o in base a un contratto collettivo;
- Come parte dei contributi aggiuntivi per i dipendenti previsti dagli articoli L. 6323-13 e L. 6323-14 del Codice del Lavoro;
- Da un operatore di competenze (OPCO) nell’anno 2019.
- Per alcune categorie di lavoratori:
- Da un operatore di competenze (OPCO) nell’anno 2019.
- Dall’ente responsabile della gestione del conto prevenzione professionale (CNAV) su richiesta del singolo.
- Dall’organismo responsabile della gestione degli infortuni e malattie professionali, su richiesta del singolo.
- Dallo stato.
- Dalle regioni.
- Dal Pôle emploi.
- Dall’associazione per la gestione del Fondo di sviluppo per l’integrazione professionale dei disabili.
- da un fondo di assicurazione per la formazione dei lavoratori non salariati definito dall’articolo L. 6332-9 del Codice del lavoro o dall’articolo L. 718-2-1 del Codice della pesca rurale e marittima.
- da una camera regionale dei mestieri e dell’artigianato.
- da un’altra autorità territoriale.
- dall’Agenzia nazionale di sanità pubblica, un’istituzione pubblica responsabile in particolare della gestione della riserva sanitaria.
CONTRIBUTI AGGIUNTIVI DESTINATI A GRUPPI SPECIFICI:
- Lavoratori licenziati nell’ambito della rinegoziazione di un accordo aziendale che incide sul loro contratto di lavoro in termini di orario di lavoro o di retribuzione. I dipendenti che rifiutano questo nuovo contratto di lavoro vengono licenziati e beneficiano di un minimo di 3.000 euro di fondi di corrispondenza sul loro conto di formazione personale
- I dipendenti vittime di un infortuno sul lavoro o di una malattia professionale (che comporti un tasso di invalidità permanente superiore o pari al 10%) a partire dal 1° gennaio 2019. Questi dipendenti riceveranno 7500 euro per integrare il loro conto di formazione personale.
È bene sottolineare, infine, che il Conto di Formazione Personale è legato alla persona e non al contratto di lavoro o allo status: di conseguenza, il credito in euro del conto rimane interamente a disposizione della persona in caso di cambiamento di qualifica professionale, di situazione professionale o di perdita del posto di lavoro, qualunque sia il motivo della risoluzione del contratto di lavoro.
Aurora Visentin e Giada Ricci
Avvocato italiano e francese a Parigi
Specializzata in diritto del lavoro