Il licenziamento del dipendente che non ha ricevuto la convocazione al colloquio preliminare è irregolare.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione francese ha ribadito l’importanza del rispetto delle regole procedurali nei licenziamenti, evidenziando come anche un errore delle poste nella consegna della lettera di convocazione possa invalidare l’intero procedimento.
Il quadro normativo
Secondo l’articolo L 1232-2 del Codice del lavoro francese, qualsiasi datore di lavoro che intenda licenziare un dipendente ha l’obbligo di convocarlo a un colloquio preliminare. Questo incontro non può avvenire prima di cinque giorni lavorativi dalla presentazione della lettera raccomandata di convocazione o dalla sua consegna a mano. Il termine di cinque giorni inizia a decorrere il giorno successivo alla prima presentazione della lettera all’indirizzo del dipendente o alla consegna diretta in azienda.
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colloquio preliminare
La decisione della Corte di Cassazione
L’11 dicembre 2024, la Corte di Cassazione ha esaminato il caso di una dipendente che non aveva ricevuto la lettera di convocazione a causa di un errore delle poste. La dipendente era assente al momento della consegna e non le era stato lasciato alcun avviso di giacenza, circostanza che l’aveva privata della possibilità di ritirare la comunicazione nei tempi stabiliti.
Il datore di lavoro, inconsapevole del problema, ha quindi proceduto con il colloquio senza rispettare il termine minimo di cinque giorni lavorativi. La dipendente ha contestato la procedura e la Corte di Cassazione le ha dato ragione, dichiarando che la mancata ricezione della lettera costituiva un’irregolarità che rendeva il licenziamento viziato dal punto di vista procedurale.
Le conseguenze per i datori di lavoro
Questa sentenza sottolinea ancora una volta l’importanza per i datori di lavoro di garantire che il dipendente riceva effettivamente la convocazione al colloquio preliminare. Non basta inviare la lettera tramite raccomandata; bisogna anche assicurarsi che il destinatario possa ritirarla.
Per evitare irregolarità e potenziali contenziosi, i datori di lavoro possono adottare le seguenti precauzioni:
- Verificare la corretta spedizione della lettera, richiedendo ricevute e conferme di consegna.
- Prevedere una doppia notifica, inviando una copia tramite e-mail o consegnandola a mano contro ricevuta.
- Controllare l’esito della spedizione, verificando che la lettera non sia tornata indietro o non sia stata ritirata.
- Concedere un margine di tempo sufficiente per rimediare a eventuali problemi di consegna prima di fissare il colloquio preliminare.
La sentenza della Corte di Cassazione conferma che, nel diritto del lavoro, la forma è tanto importante quanto la sostanza. Anche un errore apparentemente banale, come la mancata ricezione di una lettera per motivi indipendenti dal datore di lavoro, può tradursi in un’indennità a favore del dipendente.
Per le aziende, questa decisione rappresenta un monito: la prudenza e il rispetto scrupoloso delle procedure possono evitare lunghe e costose controversie legali.