Lidl batte Veuve Clicquot: il colore arancione dello Champagne Veuve Clicquot non è un marchio distintivo
Dopo anni di contenzioso, la catena tedesca Lidl ha ottenuto una significativa vittoria in sede legale presso il Tribunale dell’Unione Europea contro il colosso francese LVMH. La disputa riguardava l’uso da parte di Lidl del colore arancione sulle etichette e le confezioni delle bottiglie tipico segno distintivo celebre marchio di Champagne Veuve Clicquot.
Nel lontano 2006 Veuve Clicquot aveva ottenuto la registrazione del colore arancione come marchio distintivo a livello comunitario.
Tuttavia, la decisione è stata ribaltata dal Tribunale dell’UE, che lo scorso 6 marzo ha accolto il ricorso presentato da Lidl contro la registrazione del suddetto marchio.
Lidl, nota catena di distribuzione con un fatturato di oltre cento miliardi di euro appartenente al gruppo Schwarz, ha infatti utilizzato un colore simile per le etichette delle proprie bottiglie di spumante. Nel 2015, ha, quindi, contestato la registrazione del marchio arancione di Veuve Clicquot, sostenendo che mancasse del necessario carattere distintivo per essere registrato come marchio.
La tesi sostenuta da Lidl, infatti, era che il marchio di Veuve Clicquot non fosse valido, dal momento che i colori possono essere registrati come marchi distintivi a livello europeo soltanto se i consumatori di tutti i 25 Stati Membri li riconoscono come tali. L’Ufficio europeo per la proprietà intellettuale aveva convenuto che la società avesse presentato prove sufficienti del fatto che il marchio arancio godesse di ampio riconoscimento a livello di champagne in tutta Europa, tanto da ritenerlo marchio à sé stante meritevole di registrazione.
Inizialmente, con decisione del 12 novembre 2018, L’EUIPO, infatti, aveva respinto la domanda di nullità presentata dalla società tedesca. La sentenza del Tribunale dell’UE, emessa il 6 marzo scorso, tuttavia ha ribaltato la decisione dell’Euipo, sottolineando che LVMH non ha fornito prove sufficienti per dimostrare che il colore arancione rappresenti un segno distintivo riconosciuto dai consumatori europei, in particolare nei mercati di Portogallo e Grecia.
È importante sottolineare che, nonostante questa decisione riguardi il riconoscimento a livello europeo, Veuve Clicquot può presentare una domanda di riconoscimento del proprio marchio come distintivo nei singoli paesi dell’Unione Europea, ad esclusione di Grecia e Portogallo, se dimostra sufficientemente il secondary meaning.
Inoltre, la società può impugnare la decisione del Tribunale dell’UE presso la Corte di Giustizia dell’UE.
Nel corso degli anni, Veuve Clicquot, celebre maison francese fondata nel 1772 a Reims, ha difeso l’uso esclusivo del colore arancione sulle bottiglie con numerose dispute legali, coinvolgendo anche il territorio italiano. Ad esempio, l’azienda campana Ciro Picariello e l’azienda emiliana Venturini Baldini hanno ricevuto diffide per l’uso del colore arancione sulle etichette dei loro spumanti.