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Made in Italy: nuove tutele

Il 27 dicembre 2023 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge n. 206/2023 avente ad oggetto “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy”, volta a valorizzare e promuovere i processi produttivi e le attività correlate sia in Italia che all’estero.

La nuova legge sul Made in Italy rappresenta un’opportunità per le imprese del territorio per sfruttare la propria identità e tradizione al fine di crescere sia sul mercato nazionale che internazionale, promuovendo allo stesso tempo lo sviluppo economico e la valorizzazione della cultura locale, grazie anche ai fondi stanziati dal Governo italiano. Oltre a sottolineare l’importanza dell’identità culturale, l’obiettivo è anche quello di stimolare la crescita economica del paese, in linea con le norme del mercato interno dell’Unione Europea.

Si introducono, infatti, una serie di novità riguardanti i diritti di proprietà intellettuale, con particolare attenzione agli incentivi per la brevettazione delle invenzioni e la valorizzazione dell’innovazione. Inoltre, si prevede la protezione dei marchi di particolare interesse nazionale.

 

La legge sul made in italy

La legge consta di 59 articoli, suddivisi nei seguenti titoli:

  • Titolo I: principi e obiettivi
  • Titolo II: crescita e consolidamento delle filiere strategiche nazionali
  • Titolo III: istruzione e formazione
  • Titolo IV: misure di promozione
  • Titolo V: tutela dei prodotti del Made in Italy
  • Titolo VI: disposizioni finali

I principali punti di interesse che la legge disciplina sono i seguenti.

VALORIZZAZIONE CULTURALE del Made in Italy

L’art. 3 riconosce l’istituzione di una Giornata nazionale del Made in Italy il 15 aprile di ciascun anno, al fine di celebrare l’eccellenza italiana presso le istituzioni pubbliche, le scuole di ogni grado e i luoghi di produzione nonché di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi di promozione e tutela del patrimonio identitario dei prodotti italiani.

Viene, inoltre, istituito il cd Liceo del Made in Italy (art. 18) al fine di promuovere le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al savoir faire italiano.

MISURE DI SOSTEGNO ECONOMICO del made in Italy

Viene anche istituito il Fondo nazionale del Made in Italy (art. 4) con finalità di sostegno alla crescita, al rafforzamento e al rilancio delle filiere strategiche. In particolare, viene previsto uno stanziamento di 700 milioni di euro per il 2023 e di 300 milioni per il 2024. In particolare, l’articolo 5 prevede la costituzione di un’apposita riserva di 15 milioni di euro per lo sviluppo di nuove imprese a prevalente partecipazione femminile

made in Italy

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PROMOZIONE DELLA PROPRIETÀ INDUSTRIALE

L’articolo 6 della legge prevede, per l’anno 2024, l’assegnazione del Voucher 3I (Investire In Innovazione) destinato alle startup innovative e alle microimprese per promuovere la consapevolezza delle opportunità legate alla brevettazione delle invenzioni industriali e per supportare la valorizzazione dei processi innovativi.

In particolare, tale voucher potrà essere utilizzato per:

  • Acquistare servizi di consulenza relativi alla verifica della brevettabilità dell’invenzione
  • Effettuare ricerche di anteriorità
  • Redazione della domanda di brevetto
  • Deposito della domanda di brevetto presso UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi) o estensione internazionale della domanda

I criteri e le modalità di attuazione del Voucher 3I saranno definiti con decreto del Ministro delle imprese e del Made in Italy, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.

LA TUTELA DEI MARCHI

In conformità all’articolo 7 della legge sul Made in Italy, un’impresa che sia titolare di un marchio registrato da almeno 50 anni o che possa dimostrare un uso continuativo per lo stesso periodo e che abbia l’intenzione di interrompere definitivamente l’attività è tenuta a notificare preventivamente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy i dettagli relativi alla cessazione dell’attività, indicando le ragioni di natura economica e finanziaria.

In queste circostanze, sarà il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ad agire, qualora individui un interesse di rilevanza nazionale a preservare il marchio garantendone la continuità, assumendone gratuitamente la titolarità.

Inoltre, il Ministero può presentare una domanda di registrazione del marchio a proprio nome anche per i marchi inutilizzati per almeno 5 anni.

 

TUTELA DEL MADE IN ITALY ONLINE

Per promuovere la ricerca applicata, lo sviluppo e l’adozione delle tecnologie basate su registri distribuiti (DLT), come strumento innovativo per tracciare la filiera del Made in Italy, l’articolo 47 della legge istituisce un catalogo nazionale presso il Ministero. Questo catalogo avrà il compito di registrare le soluzioni tecnologiche e le infrastrutture conformi ai requisiti stabiliti dall’European Blockchain Services Infrastructure, incoraggiando la cooperazione con le soluzioni tecnologiche sviluppate all’interno dell’Italian Blockchain Services Infrastructure. L’obiettivo è garantire che le informazioni sulla catena produttiva siano complete e affidabili, accessibili ai consumatori.

 

LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE

La lotta alla contraffazione costituisce un aspetto centrale della legge sul Made in Italy (articoli 49-56), con punti di particolare rilievo quali:

  • L’articolo 51 modifica il sistema delle sanzioni per l’acquisto di merci contraffatte sul territorio nazionale, aumentando la misura minima delle sanzioni amministrative e stabilendo che i ricavi derivanti da tali sanzioni siano destinati interamente all’ente locale competente.
  • L’articolo 52 modifica l’articolo 517 del codice penale riguardante la “vendita di prodotti industriali con segni mendaci”, estendendo le sanzioni anche al soggetto che detiene per la vendita i prodotti contraffatti, oltre a chiunque li ponga in vendita o li metta in circolazione.
  • L’articolo 56 prevede che, nei casi in cui un soggetto straniero venga condannato per reati di contraffazione, la decisione sulla revoca o il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno tenga conto della collaborazione fornita dallo straniero alle autorità di polizia o giudiziarie, sia durante le indagini che dopo la condanna.

 

In conclusione, l’entrata in vigore della Legge sul Made in Italy rappresenta un fondamentale passo avanti per le aziende italiane, offrendo loro un solido quadro normativo per promuovere, tutelare e valorizzare le proprie produzioni. L’utilizzo di tali strumenti non solo rafforzerà l’autenticità dei prodotti Made in Italy, ma contribuirà anche a consolidare la reputazione di eccellenza delle aziende italiane nel contesto globale.

Avvocato Aurora Visentin

Avvocato italiano in Francia specializzata in diritto del lavoro. Svolgo la mia attività a Parigi e a Milano. Attraverso il mio studio legale italo-francese assisto le società italiane che hanno interessi commerciali in Francia e le società Francesi che operano nel mercato italiano.

Avvocato Aurora Visentin