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Diritto del lavoro: il salario in Francia

In questo articolo l’Avvocato Aurora Visentin, avvocato italiano e Francese con studio a Parigi, specializzata in diritto del lavoro francese esamina le modalità di fissazione e pagamento del salario in Francia.

Il salario in Francia è il corrispettivo pagato dall’impresa al lavoratore in cambio del suo lavoro. In Francia, in particolare, questo comprende il salario base, i vantaggi in natura, i premi, i variabili e le maggiorazioni previste dalla legge o dagli accordi collettivi.

Salario in Francia

salario in Francia

Come é fissato il salario di base in Francia?

Il salario di base viene fissato liberamente dall’accordo contrattuale del lavoratore e del datore di lavoro nei limiti del rispetto delle seguenti regole:

  • Le regole relative allo SMIC: Salaire minimum interprofessionnel de croissance”, ovvero al Salario orario minimo legale: la retribuzione oraria al di sotto della quale è vietato pagare un dipendente è fissata a partire dal 1° gennaio 2023 a 11,27 euro, pari a 1.709,28 euro al mese, sulla base di una settimana lavorativa legale di 35 ore, indipendentemente dalla forma di retribuzione. È bene notare, infatti, che i datori di lavoro che pagano salari inferiori al minimo salariale sono passibili di un’ammenda compresa fra 1500 e 3000 euro per ogni dipendente pagato in condizioni illegali.
  • Le regole relative al pagamento mensile: per neutralizzare le conseguenze dell’ineguale distribuzione dei giorni fra i dodici mesi dell’anno, si prevede il pagamento ogni mese di una retribuzione determinata indipendentemente dal numero di giorni del mese, ma sulla base della settimana lavorativa legale che in Francia è costituita da 35 ore.
  • I salari minimi e gli elementi di retribuzione previsti dalle convenzioni o dagli accordi collettivi applicabili o dagli usi eventualmente in vigore nell’impresa: Le retribuzioni sono soggette a contrattazione periodica obbligatoria a livello aziendale o di stabilimento e professionale. I contratti collettivi di lavoro possono determinare una classificazione delle mansioni e stabilire un salario minimo per ogni mansione o categoria di mansioni.
  • Il principio di uguaglianza della remunerazione fra uomini e donne: Ogni datore di lavoro è tenuto a garantire la parità di retribuzione per un lavoro uguale o di pari valore per donne e uomini: questo principio vieta qualsiasi discriminazione retributiva sulla base del sesso. Inoltre, nelle aziende con almeno 50 dipendenti, il datore di lavoro deve pubblicare annualmente un “Indice di parità di genere”, basato su indicatori specifici che misuri la situazione dell’azienda in tema di parità. A seconda del livello di questo indice, l’azienda può essere tenuta a adottare misure correttive, a pena di una sanzione pecuniaria.

Come provare il pagamento del salario in Francia?

Contestualmente al versamento del salario, deve essere consegnato al lavoratore anche le bulletin de paie un documento assimilabile alla busta paga, dove devono figurare obbligatoriamente alcune informazioni fra cui:

  • Il nome e l’indirizzo del datore di lavoro, così come il nome dello stabilimento a cui appartiene il dipendente
  • il cd numero Siret che corrisponde al numero di identificazione di ciascun stabilimento dell’attività del datore di lavoro
  • Per i datori di lavoro iscritti al registro nazionale delle imprese e degli stabilimenti, il numero di iscrizione del datore di lavoro nel registro nazionale, il cd codice APE
  • Le informazioni circa il dipendente (nome, ruolo ricoperto e qualifica professionale), il periodo e le ore di lavoro
  • La natura e l’importo degli elementi della retribuzione aggiuntivi (come premi di rendimento, di anzianità)
  • L’importo della remunerazione lorda e netta
  • La natura e l’importo di tutte le deduzioni legali e convenzionali (CSG, CRDS, contributi sociali, contributi per pensioni integrative e contributi previdenziali)
  • Una categoria dedicata agli altri contributi obbligatori del datore di lavoro come il rimborso di una percentuale del costo degli abbonamenti ai trasporti sottoscritti dal dipendente, i contributi Fnal, la tassa sull’apprendistato e gli altri contributi sociali.

Sono presenti anche alcune menzioni vietate come il riferimento al diritto di sciopero e all’attività di rappresentazione dei dipendenti. I datori di lavoro hanno l’obbligo di conservare una copia di tutte le buste paga.

 

Aurora Visentin e Giada Ricci

Avvocato italiano e francese con studio a Parigi

Specializzata in diritto del lavoro

Avvocato Aurora Visentin

Avvocato italiano in Francia specializzata in diritto del lavoro. Svolgo la mia attività a Parigi e a Milano. Attraverso il mio studio legale italo-francese assisto le società italiane che hanno interessi commerciali in Francia e le società Francesi che operano nel mercato italiano.

Avvocato Aurora Visentin