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LA RETRIBUZIONE DEL DIRETTORE GENERALE DELLA SA

Anche se la retribuzione che un direttore generale di una società anonima di diritto francese si è assegnato, non è stata nascosta e appare coerente, la società può ottenere la restituzione di questa, se non è stata oggetto di una decisione preventiva del consiglio di amministrazione.

La corte di cassazione si è recentemente pronunciata su un caso relativo a tale vicenda (Cass. Com. 24-01-2024, n. 22-13.683, n.44 F-D).

Il consiglio di amministrazione di una società anonima nomina un direttore generale et fissa la sua remunerazione mensile. Nel corso del mandato, il direttore generale procede a più riprese a diversi aumenti unilaterali della sua remunerazione. Dopo la sua partenza, la società gli chiede allora la restituzione degli aumenti che quest’ultimo aveva effettuato alla propria remunerazione senza l’accordo del consiglio di amministrazione.

La domanda di rimborso viene ritenuta illegittima dalla corte d’appello di Parigi. I giudici d’appello ritengono infatti che gli aumenti in questione sono validi nonostante l’assenza di autorizzazione preventiva del consiglio di amministrazione per i seguenti motivi:

  • In primo luogo, gli aumenti non hanno fatto oggetto di nessuna dissimulazione amministrativa o contabile;
  • In secondo luogo, la remunerazione del direttore generale che risultava da tali aumenti risultava coerente con quella ricevuta dal suo predecessore et con la dimensione della società che dirigeva.
Retribuzione del direttore generale della SA

Retribuzione del direttore generale della SA

La corte di cassazione ha censurato tale decisione sulla base dell’articolo L225-53 del codice del commercio francese che conferisce al consiglio di amministrazione di una società anonima la competenza esclusiva per determinare la remunerazione di un direttore generale. In particolare, i giudici di merito sottolineano due punti:

  • Come da normativa citata, il consiglio di amministrazione ha competenza esclusiva per determinare la remunerazione di un direttore generale di una società anonima e, secondo la corte, ciò vale anche per gli aumenti della remunerazione del direttore generale.
  • Inoltre, la decisione del presidente del consiglio di amministrazione di attribuirsi una determinata remunerazione non può, secondo la Corte, essere ratificata dal consiglio di amministrazione, in seguito, per rimediare alla mancata autorizzazione preventiva

Infine, la corte di cassazione rigetta i criteri presentati dai giudici d’appello per giustificare gli aumenti. In primo luogo, infatti, l’assenza di dissimulazione degli aumenti non autorizza in alcun modo un’approvazione tacita in quanto né la legge né la giurisprudenza lo permettono.

In secondo luogo, la coerenza della remunerazione del direttore generale con quella del suo predecessore, o con la dimensione della società, non costituisce una deroga alla competenza del Consiglio di amministrazione in materia. La corte di cassazione indica, peraltro, che la remunerazione del precedente direttore generale non conferisce alcun diritto o pretesa al nuovo direttore generale e che alcuna prassi retributiva di un determinato settore può giustificare un tale aggiramento dei poteri del consiglio di amministrazione.

Avvocato Aurora Visentin

Avvocato italiano in Francia specializzata in diritto del lavoro. Svolgo la mia attività a Parigi e a Milano. Attraverso il mio studio legale italo-francese assisto le società italiane che hanno interessi commerciali in Francia e le società Francesi che operano nel mercato italiano.

Avvocato Aurora Visentin